Guarire con il respiro: introduzione al Rebirthing
Il rebirthing è un metodo moderno e olistico per migliorare se stessi e raggiungere il benessere fisico e psicologico. Porta a rilassarsi profondamente, a ritrovare la concentrazione e a rinnovare corpo, mente e spirito.
Facile da apprendere, è anche estremamente piacevole; i risultati che si ottengono sono permanenti. La scoperta del Rebirthing si deve a Leonard Orr che la mise a punto in una decina d’anni alla fine degli anni 60 del secolo scorso. Egli si rese conto che attuando una respirazione circolare in acqua calda è possibile rivivere l’esperienza della propria nascita per liberarsi dal dolore emozionale. Successivamente fu perfezionato il rebirthing a secco, molto più pratico poiché non occorreva respirare in acqua, ma molto più semplicemente sdraiati su un materassino in posizione orizzontale. Nel 1977 Leonard Orr andò in India per la prima volta per parlare della sua scoperta a Babaji il quale definì il rebirthing una forma occidentale di pranayoga. Nella tecnica del rebirthing il tipo di respirazione usata viene chiamata “respiro circolare”, inspirazione ed espirazione sono connesse, così che non vi siano pause nel respiro; l’espirazione è rilassata senza il minimo controllo, se si inspira dal naso si espira dal naso, se si inspira dalla bocca si espira anche dalla bocca.
Il respiro circolare ha come risultato “circuiti completi d’energia” nel corpo. Chi respira sente l’energia che scorre inclusi i blocchi causati da emozioni represse in passato. Ogni respiro purifica e rilassa i tessuti del corpo favorendo l’espulsione delle tossine. Durante una seduta di rebirthing la memoria del corpo viene sollecitata dal respiro facendo venire a galla ricordi di esperienze passate trattenute nella memoria cellulare; essa viene così liberata dalla carica emotiva accumulata permettendo di comprendere la causa che genera una insoddisfazione, un atteggiamento indesiderato o una malattia e dà la possibilità di integrarli. L’integrazione è la trasformazione degli aspetti negativi in gratitudine. Ci si rende conto di aver integrato qualcosa dal fatto che non gli si resiste più o in ogni caso non è più un problema e la mente è libera di occuparsi d’altro. Ogni volta che si cambia un giudizio negativo in positivo si ha un’integrazione, con tutti i benefici che l’accompagnano. Affinché ci sia una buona integrazione, o guarigione, durante la seduta di rebirthing il respiro deve essere sempre circolare e connesso ed è in questo caso che il ruolo del rebirther è fondamentale, egli ricorda al respiratore di respirare mantenendo sempre il respiro allo stesso ritmo, intensità, pienezza e profondità, anche quando quest’ultimo viene inibito da pensieri negativi che affiorano alla mente durante la respirazione.
In generale si suggerisce di fare un minimo di dieci sedute con lo stesso rebirther, che sono sufficienti per avere le idee chiare sul tipo di lavoro e su come applicarlo alle varie emozioni represse. Il rebirthing può essere praticato anche da soli ma non prima di aver fatto almeno un ciclo di respirazioni guidate con un rebirther. La cosa peggiore che potrebbe succedere nel respirare da soli, senza un training adeguato, è diventare acutamente consapevoli di sensazioni represse, un’esperienza di questo tipo non comporta alcun pericolo, ma potrebbe lasciare in uno stato poco piacevole al termine della respirata per un tempo che varia da persona a persona. Facendo una seduta con un rebirther, normalmente dopo la respirata, ci si sente profondamente appagati e non si rischia di rimanere in stati spiacevoli se non in casi rari e comunque per non più di alcuni minuti. Il rebirthing è dunque di grande beneficio a chiunque. È assolutamente sicuro, praticabile da persone di ogni età e permette di ottenere straordinari risultati nel superamento di disturbi come attacchi di panico, ansia, dipendenze, insonnia, emicrania, dolori alla schiena e molto più.
È indicato per chi sente la necessità di un sostegno personalizzato e di istruzioni su tecniche per migliorare specifici settori della propria vita come le relazioni personali, per abbandonare abitudini autodistruttive, per ottenere successo nel lavoro o semplicemente per gustare di più la vita. È inoltre un efficace strumento di sviluppo del potenziale umano in quanto promuove autentiche esperienze interiori. Può essere praticato in sedute individuali o di gruppo. La seduta individuale dura circa due ore ed è costituita da un colloquio che ha lo scopo di analizzare e indirizzare il pensiero in quanto potere creativo; ad esso fa seguito l’esperienza della respirazione cosciente. Durante le sedute di gruppo, che prevedono sempre una sessione di respirazione, possono essere sviluppati diversi argomenti tra i quali le relazioni, il lavoro, la salute, il denaro etc. Ogni partecipante ha la possibilità di entrare in contatto con le proprie emozioni, risvegliate dal tema trattato, ed integrarle con la respirazione. Con queste brevi note si è voluta dare un’idea esaustiva di cosa sia il Rebirthing per tutti coloro che ancora non conoscono questa tecnica e che cercano un approccio consapevole alle metodologie olistiche capaci di rendere migliore la nostra vita.
Fabiola Dessì