Fissa un'appuntamento: +39  333 7927 708

HomeNews, articoli, racconti, lettere…Esperienze personaliLa forza del “Ti Amo”

La forza del “Ti Amo”

Come una semplice scritta può cambiare l’energia intorno a noi.

Come ogni estate, prima di “rimpatriare” nella mia Sardegna, porto con me una selezione di libri, alcuni dei quali attendono da diverso tempo di essere letti, come ad es. Zero Limit di Joe Vitale che giaceva nella mia bella libreria provenzale ormai da più di un anno. Mi venne regalato da un carissimo amico al termine di un ciclo di sedute di respiro, con l’aria di chi sa che mi sta mettendo tra le mani un dono prezioso che arricchirà la mia vita. Nonostante questa mia iniziale percezione, il libro ha dovuto attendere un po’ per essere letto, richiamando più volte la mia attenzione prima di essere messo in valigia: dopo una iniziale scelta razionale nella quale questo non era incluso, tornando verso la libreria mi è saltato agli occhi e senza pensarci due volte è diventato il 5° libro che ha contribuito ad appesantire le mie valigie.

Giunti nel piccolo appartamento al mare, come oramai accade anno dopo anno, le emozioni non si sono fatte attendere e, per usare termini chopriani, il software karmico si è installato immediatamente con tutto il suo bel carico di schemi-emozioni-sensazioni positive e meno positive, passato remoto e passato prossimo che si ripropone nel presente in tutte le salse. E così come ogni estate intensifico le sessioni di respiro che mi sostengono nel viaggio di integrazione verso memorie che ancora rimangono impresse nelle cellule come un neonato che non vuole staccarsi dalla madre. Il respiro diventa dunque un’attività giornaliera che mi prepara ad essere presente in ogni momento della giornata riportandomi nel qui e ora.

Ritrovando la mia terra, il profumo della macchia, il fragore del mare e ancora l’incontro con mia madre dopo 10 mesi e di tutte le mie sorelle, nipoti compresi, le vecchie amiche, i negozi, i bar, ecc. mi catapulto lontano dalla mia vita attuale come se quest’ultima non fosse mai stata vissuta ma esistono solo i vecchi ricordi da integrare. Questo ormai succede da anni e sono grata di questa possibilità che ho di ripulire il mio karma e quindi la mia esistenza, ma queste emozioni, unite a quelle dei turisti che con il tempo hanno abitato l’appartamento, sono state respirate anche dalle pareti della nostra casa, la quale, ogni anno, ci sembra sempre meno accogliente e densa di una energia che arriva a destabilizzare emotivamente tutta la famiglia.

E, nonostante il respiro mi liberi dalle tensioni e mi ricarichi di pace e serenità, questo non accade a mio marito e mia figlia di 7 anni che a vederli tutto si può pensare tranne che stiano vivendo una vacanza felice. Mio marito appena sveglio inizia a sbuffare e mia figlia a farsi venire attacchi di nostalgia per la sua amichetta ed è solo l’inizio della giornata in casa; ben presto di questo passo il clima diventa pesante e irrespirabile a mano a mano che le ore avanzano. L’unica soluzione è, per loro ma anche per me, andare a rigenerarsi urgentemente al mare o altrove… ma, in tutto questo, io mi sento letteralmente cacciata fuori dalla mia stessa casa se voglio star bene con loro. Naturalmente invito la mia famiglia a respirare e ad avere un atteggiamento positivo ma per mio marito e mia figlia non sono la soluzione al problema e dunque non vengo imitata.

Intanto inizio a leggere il nuovo libro che trovo semplicemente fantastico e pieno di nuove informazioni… queste informazioni sono più volte ripetute e iniziano a ridondare nella mia mente… sento il bisogno di canalizzarle, darle sfogo, esprimerle… sì, esprimerle!!! Pertanto una mattina, appena sveglia, propongo a mia figlia un lavoretto che le risulterà poi divertente: ritagliamo dei rettangoli di carta bianca di circa 10×5 cm e con un pennarello rosso al centro ci scriviamo un bel TI AMO. L’entusiasmo di mia figlia la porta a disegnare intorno al TI AMO tanti piccoli cuoricini rossi dando sfogo alla sua creatività. Ne abbiamo preparato uno per ogni parete della casa e li abbiamo attaccati in modo ben visibile e, tutte le persone che ci sono venute a trovare ci hanno guardato con aria di “compassione” per la nostra “nuova” malattia mentale, (suppongo fosse questo il pensiero) e solo qualcuno ci ha chiesto del perché di questi foglietti. La risposta è sempre stata la stessa: “ci siamo accorti di non amare abbastanza questa casa poiché ci stiamo male ma se non l’amiamo così com’è non riusciremo mai a starci bene, né riusciremo ad affittarla o a venderla”. Personalmente sono abituata agli sguardi critici rivolti al mio operato, con il tempo ho sviluppato una sufficiente dose di menefreghismo/autostima che mi fa by-passare il problema critiche e, dunque decido di mettere un bel TI AMO ancora più grande e visibile nella porta d’ingresso…. all’ESTERNO. Devo dire che per me è assolutamente vero che “nessuno è profeta in patria” ma la mia famiglia ha di buono che non mi ostacola mai, pertanto il TI AMO fuori dalla porta, dopo una iniziale perplessità da parte di mio marito, è rimasto là fino a che il vento, dopo qualche giorno, se l’è portato via.

Una volta allestita la casa di nuova luce, il mio compito ora è quello di ripetere TI AMO tutte le volte e non solo, che vedo i foglietti affissi alle pareti per ripulire più velocemente le energie negative. Chiaramente dopo qualche giorno il foglietto è ancora li ma non lo vedi più, è come un quadro nuovo appeso al muro che dopo qualche tempo non noti più, ma il bello di questa tecnica dell’Ho’oponopono è proprio questo che il TI AMO alle pareti continua a purificare l’ambiente senza che si faccia niente. Naturalmente la mia fiducia con la voglia di provarci non sempre vanno di pari passo, pertanto ora attendo di non veder disattese le mie aspettative… e intanto inizio ad accorgermi che il malessere della mia famiglia non mi coinvolge più come prima e che loro sono un po’ più distesi. Quest’anno l’estate, per il suo clima ballerino, ci ha dato tante occasioni per stare a casa ma questo pian piano non era più un problema; poi hanno iniziato ad arrivare, finalmente, richieste di affitto per il mese di settembre e infine si è palesato all’orizzonte un possibile acquirente…

Tutti questi piccoli cambiamenti mi fanno stare bene e la mia fiducia aumenta e aumenta dentro di me la certezza che tutto può essere cambiato… “corretto”. Poi mi chiedo: ma la mia famiglia si sarà accorta di questo cambiamento? Inizialmente non ricevo risposta, vengo letteralmente ignorata… dopo qualche giorno ci riprovo e ricevo un secco “NO” da mia figlia e nessuna risposta da mio marito. Passa ancora qualche giorno e penso che ora non possono negare l’evidenza dato che i piccoli “miracoli” si susseguono… ma il silenzio regna ancora, finché non ricordo a me stessa che mio marito è diverso da me, “non segue ma non ostacola” il mio modus vivendi e questo non devo dimenticarlo, dunque decido di lasciarlo in pace.

Terminate le vacanze, salutiamo la nostra casa e mentre ci incamminiamo verso il traghetto, stretti nell’abitacolo della nostra auto, tiriamo le somme di questa permanenza in Sardegna e….. non resisto al chiedergli per l’ennesima volta: “Come ti sei trovato a casa dopo che abbiamo attaccato i TI AMO? Non sei stato meglio e siamo stati meglio insieme?”. Risposta: “Siiiiiii” accompagnato da uno sbuffo enorme e una calata di spalle quasi a dire “ebbene sì, anche se non ci volevo credere mi ritrovo costretto a dirti di sì”.

Bene! Non potevo finire le mie vacanze meglio di così…. Qualcuno insieme a me, la mia famiglia, è stata bene grazie alla semplice ripetizione di “Ti amo” ed io, avevo voglia di gridarlo al mondo. TI AMOOOO. Grazie Pompeo… grazie al Rebirthing e all’Ho’oponopono.